Cyber Risk, il fenomeno del rischio informatico e le assicurazioni
Cyber Risk: la dimensione del fenomeno
Il cyber risk è un fenomeno di rilevanza globale. I danni causati dagli attacchi cyber sono stimati tra 100 e 1.000 mld di $ e incidono sul PIL dei paesi sviluppati fino all’1,6% (Fonte Ania).
Secondo l’ultimo report di Norton Cybercrime, ci sono 18 vittime di attacchi informatici al secondo, ovvero 1 milione e mezzo al giorno, per un totale di oltre 556 milioni ogni anno.
In Italia, il 40% delle imprese ha dichiarato di aver subito un evento cibernetico negli ultimi 5 anni. Il costo medio di un evento cyber (2 milioni di euro) è in forte aumento: +70% in 3 anni (Fonte Ania).
Le PMI italiane solo ora stanno prendendo coscienza della minaccia informatica: secondo un recente studio i rischi informatici si posizionano sul secondo gradino del podio fra quelli più temuti dalle imprese italiane in questo 2018.
Rischio informatico e assicurazioni
In relazione al rischio informatico si possono configurare due grandi tipologie di danni:
– danni materiali ossia i danni (distruzione parziale o totale, furto) subiti da beni materiali (server, fibra ottica, PC, cellulare o altro device elettronico) e direttamente causati da un evento di natura “tradizionale” (incendio, terremoto, fulmine, furto, atto maldestro o doloso, etc.). Queste tipologie di danni possono già rientrare in una polizza All Risks, incendio a rischi nominati o, naturalmente, nella polizza elettronica.
– danni immateriali qui invece entriamo nell’ambito proprio di una copertura Cyber. I sinistri di tipo “informatico” sono caratterizzati dall’immaterialità: ovvero colpiscono beni non tangibili, ma comunque funzionali ed indispensabili allo svolgimento di una qualsiasi attività (si pensi all’incendio che brucia il server con il suo contenuto informativo o all’involontaria cancellazione di un database clienti o ordini per azione erronea – anche colposa – da parte di un dipendente addetto alla gestione informatica, o ancora all’azione di un virus o malware). Questi sono tutti eventi che compromettono l’integrità di un software e/o l’insieme logico di informazioni, ovvero rendono indisponibili dati o servizi aziendali, provocando all’impresa un grave danno in termini economici e di immagine. I contratti attualmente presenti sul mercato tengono indenni le imprese dai costi sostenuti per analizzare, reagire, ripristinare e tutelare l’immagine aziendale.
La Tutela Legale in materia di Cyber Risk
Con la polizza di Tutela Legale si può proteggere l’imprenditore, il libero professionista e la famiglia per fatti inerenti all’utilizzo di strumenti informatici e della rete web garantendo:
– l’azione in sede civile per ottenere il risarcimento del danno subito (ad es. si pensi al caso del figlio che subisce atti di cyberbullismo o all’azienda sottoposta ad un attacco informatico).
– l’azione finalizzata a modificare o eliminare la pubblicazione lesiva dei diritti dell’assicurato su pagine web e su Social e Media Network (ad es. pubblicazione di immagini improprie su Facebook che ledono la sensibilità dell’assicurato).
– la difesa in sede civile da pretese risarcitorie: con la polizza di Tutela Legale non si rimane mai privi di assistenza legale. Se la Compagnia di R.C. non assiste con un suo legale l’assicurato in sede civile, interviene la polizza di Tutela Legale.
– la difesa legale nel procedimento penale (ad es. la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata penalmente perseguibile).
Con la polizza di Tutela Legale l’assicurato gode della libera scelta del legale e dei professionisti cui affidare la difesa ottenendo il rimborso di tutti i costi legali, peritali e processuali sostenuti per fatti inerenti all’utilizzo di strumenti informatici e della rete web .
Tutti oggi corrono un rischio informatico: è fondamentale, pertanto, aumentare la conoscenza, sensibilizzare e informare i clienti sui rischi che quotidianamente corrono.
(fonte Tutela Legale)